Come sostenere un colloquio di lavoro

Come sostenere un colloquio di lavoro

come sostenere un colloquio di lavoro

Come sostenere un colloquio di lavoro?

Gli step da affrontare per acquisire una posizione lavorativa sono due:

  1. la candidatura attraverso la presentazione del curriculum vitae
  2. il colloquio di lavoro

Se il tuo CV è riuscito a superare la prima fase della selezione e sei stato convocato per un colloquio individuale, dovrai prepararti al meglio!

Per trasformare il colloquio in un’opportunità di lavoro reale, infatti, bisogna apparire motivati e ben informati sull’azienda.

L’ufficio job placement di Mia Academy aiuta gli allievi nell’affrontare efficacemente i colloqui di lavoro.

Come prepararsi a un colloquio

Prima di presentarti al colloquio ricerca quante più informazioni possibili:

  • sull’azienda
  • sulla posizione per cui sei stato contattato.

Conoscere l’azienda presso cui sosterrai il colloquio ti permetterà di valorizzare i tuoi punti di forza e sarà più facile convincere i recruiter che sei proprio tu la persona che stanno cercando.

Dove è possibile reperire le informazioni?

Fai una ricerca su Google, se l’azienda possiede un sito web, studialo nel dettaglio. Fai lo stesso con le pagine social. In questo modo se ti verranno poste domande riguardanti l’azienda ti dimostrerai particolarmente preparato e motivato a ricoprire la posizione.

Parla dei tuoi interessi e poni in risalto le tue soft skills, in particolare quelle che meglio si adattano all’esigenze dell’azienda per la specifica posizione lavorativa.

Lo scopo del recruiter è capire quanto sei in linea con l’azienda e la sua cultura. Il contesto lavorativo e il metodo di lavoro, infatti, sono diversi da azienda ad azienda, ed è importante per il selezionatore capire se saprai ambientarti al meglio in quello che sarà il tuo futuro team o la tua nuova posizione.

Ecco una serie di consigli che ti aiuteranno a svolgere il tuo colloquio di lavoro al meglio!

Sii puntuale

La puntualità è segno di affidabilità, perciò è molto importante evitare ritardi! Il consiglio è di presentarsi circa 10 minuti prima, per avere il tempo di essere accolti e accompagnati nel luogo dove sosterrai il colloquio. A questo appuntamento è necessario presentarsi da soli: la presenza di un amico o di un famigliare potrebbe dare l’idea di mancanza di autosufficienza e in qualche modo può essere un segnale di “debolezza”.

Oltre al ritardo è meglio non presentarsi eccessivamente in anticipo, segno di eccessiva ansia.

L’importanza delle esperienze lavorative precedenti

Arriva al colloquio con le idee chiare sulle esperienze precedenti da raccontare, tralasciando le cose futili ed insignificanti.

Focalizza l’attenzione su tutte le conoscenze e le competenze acquisite in precedenti esperienze lavorative o stage che potrebbero fare la differenza nell’azienda. Parti sempre dalle esperienze più recenti e scendi nei particolari quando ci sono punti di contatto con l’opportunità di lavoro. Se in argomento spiega il lavoro svolto per la realizzazione della tua tesi e sottolinea il tuo interesse per l’aggiornamento costante.

Può sembrarti un dettaglio superfluo, invece è molto importante: manifesta la tua forte motivazione a lavorare per l’azienda che ti sta valutando e l’apporto che potresti dare..

Come presentarsi all’azienda

Una delle prime domande che ti saranno poste è parlami di te, quali sono i tuoi punti di forza, quali sono i tuoi difetti, perché dovremmo scegliere proprio te?

Non è consigliato presentarsi impreparati ed improvvisare, in un momento di tensione ci si potrebbe trovare senza idee oppure dire le cose sbagliate. Ti consiglio pertanto di preparare a casa una breve presentazione che tenga conto delle tue attitudini del tuo percorso e dei tuoi obiettivi futuri.

Per quanto riguarda i pregi cerca di elencare i tuoi migliori, quelli che possono essere messi a disposizione dell’azienda. In merito ai difetti, non elencare i peggiori, ma cercane qualcuno che possa avere dei risvolti positivi.

La comunicazione non verbale

Che cos’è la comunicazione non verbale innanzitutto?

Si tratta di quelle espressioni facciali, movimenti corporali, gesti delle mani che accompagnano la comunicazione verbale e che forniscono ulteriori informazioni come lo stato d’animo oppure la volontà di dare enfasi a quanto detto.

Fai attenzione, perciò, alla comunicazione non verbale. Il corpo si esprime sempre e le persone possono
interpretare certi segnali fisici in modo positivo oppure in modo negativo.

Anche l’abbigliamento ha la sua importanza: scegli un abito che sia adatto al contesto aziendale, alla tua età (si può decidere di cambiare lavoro anche a 40 anni) e che sia formale, ma non eccessivamente classico.

Ecco alcuni utili consigli:

  • Siediti dopo il recruiter
  • Stai dritto e composto, ma non troppo rigido
  • Cerca di essere naturale
  • Non abbassare lo sguardo mentre parli
  • Mantieni braccia e mani sempre visibili.
  • Evita assolutamente di appoggiare la testa alla mano!

Fai le domande giuste

Ricordati che il colloquio è una discussione non un interrogatorio, la comunicazione deve avvenire in senso
bilaterale. La tendenza di molti candidati è quella di essere troppo passivi, ma in realtà il candidato può
porre delle domande pertinenti al suo interlocutore.

Quali sono le domande da fare?

Indubbiamente quelle che possono esaltare il tuo interesse verso l’azienda. Per esempio:

“Quali sarebbero le mie mansioni all’interno dell’azienda?”

“Quali sono le possibilità di crescita all’interno dell’azienda?”

Quali sono invece le domande che è meglio non fare?

“Quale sarà la mia remunerazione?”

“Quando maturerò le prime ferie?”

I primi colloqui facilmente non saranno perfetti ma vanno considerati come esperienza. Ogni errore commesso è un insegnamento per il colloquio successivo!

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