Le stelle Michelin: che cosa sono e come vengono assegnate?

Le stelle Michelin: che cosa sono e come vengono assegnate?

stelle michelin

Qual è il riconoscimento più ambito nel mondo della ristorazione?

Le stelle Michelin, senza alcun dubbio.

Figlie della guida Michelin, che copre circa 34 Paesi in tutto il mondo, le stelle sono un vero e proprio indicatore di qualità ed eccellenza.

 Scendiamo nel dettaglio!

Indice

Com’è nata la guida Michelin?

La guida Michelin nasce nel lontano 1898 da un’idea dei due fratelli fondatori dell’omonima fabbrica di pneumatici, Édouard e André Michelin. 

Sulle ali della loro forte passione per i motori, i fratelli decisero di creare una guida gratuita in grado di aiutare gli automobilisti durante i loro spostamenti in macchina.

Il contesto non poteva essere migliore: le auto erano un vero e proprio lusso all’epoca, e le strade francesi iniziavano pian piano a riempirsi di motori rombanti.

Ecco che una guida con consigli, indicazioni stradali e punti di interesse si rivelò fin da subito un’idea più che vincente.

Le 400 pagine della guida Michelin contenevano informazioni relative a benzinai, ospedali, ferrovie, gommisti e meccanici presenti in almeno 2000 località francesi.    

Visto il grande successo riscosso, i fratelli Michel decisero poi di ampliare il manuale inserendo anche un elenco dei migliori ristoranti e alberghi della zona.

Ed è proprio in quel momento, attorno al 1920, che le famose stelle fecero la loro comparsa per indicare la qualità più o meno alta di alberghi e ristoranti. 

In particolare, spettava ad ispettori anonimi il compito di ispezionare e valutare le esperienze gastronomiche o di pernottamento nel loro insieme.  

A partire dal 1926, inoltre, venne sancito il metro di valutazione esistente ancor oggi: una, due o tre stelle. 

Ora che sai quando sono nate le stelle Michelin, analizziamone i criteri di assegnazione.

Come si assegnano le stelle Michelin?

Si può assegnare un massimo di 3 stelle Michelin in base alla qualità della cucina e del ristorante nel suo insieme. In particolare: 

  • una stella Michelin: ristorante di alta qualità che “merita una tappa”;
  • due stelle Michelin: cucina eccellente che “merita una deviazione”;
  • tre stelle Michelin: cucina unica che “merita un viaggio”.

Come avrai già notato, il fil rouge dell’assegnazione delle stelle riprende il concetto di “spostamento”, alla base della nascita della guida stessa. 

E anche se ai giorni nostri le strade pullulano di motori rombanti, il concetto è sempre lo stesso. 

Più le stelle sono numerose, più l’esperienza gastronomica è merita un vero e proprio viaggio. 

Ora, per ottenere una stella Michelin è essenziale rispettare rigidi criteri che riguardano:

  • la freschezza e la qualità degli ingredienti usati in cucina;
  • la maestria dello chef nel bilanciare perfettamente i sapori, le texture e i colori delle pietanze;
  • la qualità e la bellezza nella presentazione del piatto;
  • la location, l’atmosfera del locale, la disposizione degli arredi e la qualità del servizio;
  • il rapporto qualità-prezzo.

In particolare, i 4 parametri che vengono presi in esame sono: 

  • la qualità del prodotto;
  • la creatività dello chef;
  • l’equilibrio tra gli ingredienti;
  • le tecniche di preparazione. 

Ogni criterio, analizzato da un ispettore (come un tempo) anonimo, viene valutato con un massimo di cinque punti, in gergo “forchette”.

In base al punteggio ottenuto, l’ispettore deciderà se apporre o meno la famosa placca rossa all’ingresso del ristorante. 

piatto gourmet

Chi sono i 3 stelle Michelin in Italia?

Ecco la lista di tutti i ristoranti 3 stelle Michelin in Italia:

  • Mudec, Milano, con lo chef stellato Enrico Bartolini;
  • Uliassi, Senigallia (Ancona), con lo chef stellato Mauro Uliassi;
  • Da Vittorio, Brusaporto (Bologna), con gli chef stellati Chicco e Roberto Cerea;
  • Piazza Duomo, Alba (Cuneo), con lo chef stellato Enrico Crippa;
  • St. Hubertus Rosa Alpina, San Cassiano (Bolzano), con lo chef stellato Norbert Niederkofler;
  • Dal Pescatore, Canneto sull’Oglio (Mantova), con la chef stellata Nadia Santini;
  • Le Calandre, Rubano (Padova), con lo chef stellato Massimiliano Alajmo;
  • Osteria Francescana, Modena, con lo chef stellato Massimo Bottura;
  • Enoteca Pinchiorri, Firenze, con la chef stellata Annie Féolde;
  • Reale, Castel di Sangro (Aquila), con lo chef stellato Niko Romito;
  • La Pergola, Roma, con lo chef stellato Heinz Beck. 

Accanto ai ristoranti, ricordiamo anche gli chef Antonino Cannavacciuolo con cinque stelle Michelin e Bruno Barbieri, con sette stelle Michelin, acquisite con i suoi 3 ristoranti. 

Conclusione

Diventare uno chef stellato è un obiettivo più che raggiungibile.

Certo, serve conoscere il mondo della ristorazione e della cucina quasi a memoria, con una preparazione impeccabile sancita da diverse ore passate in cucina.

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