Gestione delle risorse umane e smart working

Gestione delle risorse umane e smart working

Gestione delle risorse umane e smart working

Lo smart working, ovvero l’attivazione di forme flessibili di lavoro subordinato, è un incredibile strumento di incremento della produttività e di bilanciamento tra lavoro e vita privata. Se ne parla anche nel modulo dedicato alle nuove forme contrattuali previsto dal Corso di Addetto alle Risorse Umane di Mia Academy

Indice


Smart working: l’Italia prima della pandemia da Covid-19

Secondo un’indagine condotta da INPS nel 2021, in Italia per l’87% dei lavori subordinati l’introduzione dello smart working – ovvero di forme di lavoro subordinato da remoto – durante l’emergenza da Covid-19 è stata una novità in quanto tali modelli di lavoro risultavano quasi per nulla praticati.

Smart working_effetti per aziende

[fonte: INPS]

Infatti, nell’Italia del 2019 – ovvero prima della crisi pandemica – la percentuale, secondo dati Eurostat, di dipendenti che lavorava abitualmente da remoto era appena del 3,6% e, secondo le stime dell’Osservatorio sullo Smart Working del Politecnico di Milano, i lavoratori agili ammontavano a soli 570 mila individui.


Smart working: l’Italia dopo la pandemia da Covid-19

Secondo lo studio pubblicato dall’Osservatorio sullo Smart Working della School of Management del Politecnico di Milano, nell’Italia del 2022 i lavoratori da remoto sono 3,6 milioni, in calo di 500 mila unità rispetto al 2021 a causa della riduzione dell’utilizzo dello smart working da parte della pubblica amministrazione e delle piccole e medie imprese, ma che si prevede aumenteranno nuovamente durante il 2023 (fino a 3,63 milioni) grazie alle politiche adottate dalle grandi aziende.

Nelle PMI, infatti, la pratica dello smart working è passata dal 53% al 48%, con attualmente 4,5 giorni di lavoro da remoto al mese. Anche la PA ha ridotto l’uso del telelavoro dal 67% al 57%, ma assicura attualmente 8 giorni di lavoro da remoto al mese per ogni dipendente.

La diffusione dello smart working nelle grandi imprese appare invece impressionante e in forte crescita: le forme di lavoro agile sono presenti nel 91% delle organizzazioni (+10% dal 2021) e i giorni di lavoro da remoto mediamente accordati a ogni lavoratore sono 9,5 al mese (quasi 2,5 a settimana).


Gli effetti positivi del lavoro da remoto

Secondo uno studio INPS (dati relativi al 2021, ultimi disponibili), in generale lo smart working ha un alto indice di gradimento sia tra i lavoratori che tra le imprese.

Dal punto di vista dei lavoratori, la quasi totalità degli intervistati è d’accordo sul fatto che le forme di lavoro agile hanno loro consentito una migliore organizzazione della giornata, un miglior bilanciamento tra tempo lavorativo e personale, nonché aumentato la loro produttività oltre alla loro soddisfazione. In generale, dunque l’esperienza dello smart working viene ritenuta dai lavoratori un’esperienza positiva e un’opportunità per il futuro.

Smart working_effetti positivi per lavoratori
Smart working_opportunità

[fonte: INPS]

Secondo uno studio ISTAT (dati 2021, ultimi disponibili), invece, le imprese hanno visto benefici soprattutto nell’adozione di nuove tecnologie (+42,2%), nel benessere del personale (+42,5%), negli investimenti sulla formazione del personale (+7,5%), e nella produttività (+2,7%).

Smart working_effetti per aziende

[fonte: ISTAT]


Smart working: il Corso di Addetto alle Risorse Umane di Mia Academy

L’emergenza sanitaria del 2020-21 ne ha accelerato l’utilizzo dello smart working, ovvero di modelli di lavoro dipendente basati sul lavoro da remoto o ibrido (cioè che comprenda sia attività o giornate da svolgere in ufficio, sia pratiche di telelavoro) con risultati positivi in termini di performance e benessere dei lavoratori, rendendo tale approccio largamente diffuso e in forte crescita.

Lo smart working nell’ordinamento italiano è regolato dalla Legge 81/2017 che garantisce parità di trattamento economico e normativo tra lavoratori agili e ordinari, e lo indica come leva positiva di produttività e di conciliazione tra vita e lavoro

Nonostante modalità di telelavoro fossero previste dalla legge sin dal 2017, l’introduzione delle forme di lavoro agile in Italia è avvenuta in periodo di emergenza in modo alquanto repentino e ha radicalmente modificato la quotidianità di milioni di lavoratori. Da qui la necessità di ridefinire su basi nuove l’organizzazione del lavoro, tanto da parte degli individui quanto delle organizzazioni. 

È importante che chi lavora nell’HR sia aggiornato sui nuovi modelli di lavoro e ne conosca le specifiche, quindi il Corso di Addetto alle Risorse Umane di Mia Academy include un modulo sulle forme contrattuali che prevede un focus sullo smart working e sulla gestione del personale che lavora da remoto. 

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